giovedì 19 dicembre 2013

Back on trail



Eccomi qui. 

Quanti mesi, tanti, forse troppi, sono passati da quando per l’ultima volta ho sentito, provato e trovato il desiderio di mettermi a buttar giù due righe. Tante cose sono cambiate, in questo anno e mezzo, e forse sono cambiato pure io. 

Credo che tutti quelli che mi stiano eventualmente leggendo ora, conoscano la storia. In breve, alla fine dello scorso anno ho lasciato forse per sempre la mia collina. Sì insomma, la collina del famoso proverbio, quella verso cui la volpe si volta sempre, quella da cui proviene e per la quale in essa arderà sempre il fuoco dell’appartenenza primigenia. Ho lasciato dunque la mia terra natìa (e il mio mare, soprattutto) e ho puntato la prua verso una nuova pagina della mia vita: una famiglia nuova, una casa nuova, un paese nuovo; strade e sentieri, anch’essi nuovi. E come scrivevo prima: forse anche un me stesso, nuovo: o magari, solo diverso. 

Non è stato però sempre facile: metabolizzare questi cambiamenti richiede tempo. Puoi togliere un uomo dal mare, ma non puoi togliere il mare da un uomo: così è per me, così sarà sempre: gli odori e i profumi della mia terra, il vento di mare che mi sferza in viso nelle Domeniche d’Inverno, a volte anche le parole, i sorrisi e le cazzate degli amici, quelli veri, quelli di sempre: tutto questo mi manca e mi mancherà sempre, non lo nego.

Eppure, in questo vortice di novità, una linea sottile, a volte quasi impercettibile, mi ha guidato sulla pista: corsa e bici, la mia passione, gli amori di sempre (più recente la prima, molto più radicato e storico la seconda). Il sudore e il fiato corto, unitamente a quell’idea di gratificazione che solo la fatica sa regalare (perché poi le cose belle si hanno solo ed esclusivamente con fatica), sono state sempre la mia benzina.

Ripartendo proprio da corsa e bici, oggi qualcosa sta cambiando. La nebbia si sta diradando, e il fatto che io oggi sia qui a scrivere queste poche righe, ne è una testimonianza. Fa bene a me scrivere, esprimermi, ritrovare insomma il piacere di raccontare, per quanto possibile, alcuni paragrafi del mio percorso. 

Questa mattina, pioggia sottile e 7 gradi fissi, ma senza vento…insomma, quelle corse in t-shirt e pantaloncini di cui tante volte ho goduto nei miei Inverni liguri…tutto questo stamattina è ritornato. Sulle mie colline, tra i miei campi, tra cavalli, caprioli, fattorie e boschi pedemontani, mi sono ritrovato a correre, a sentire il fiato corto, a sudare. E a sentire in lontananza, ne sono sicuro, il rumore del mare.

 I’m back…on trail.